Dopo la
Seconda
Guerra Mondiale l’Italia doveva essere ricostru-
ita, metà della flotta mercantile era distrutta e bisognava ripartire.
ita, metà della flotta mercantile era distrutta e bisognava ripartire.
Tra le nuove
navi ci fu l’Andrea Doria. La sua costruzione iniziò il 9 febbraio
1950 e terminò il 16 giugno 1951, però fece il viaggio inaugurale
il 14 gennaio 1953. Gli interni erano molto eleganti, in sala pranzo
c’era la statua dell’ammiraglio Doria che guardava i mosaici e
alla fine della sala c’era un arazzo, le cabine di prima classe
erano alte come
una camera d’hotel. Quando partiva dall’Italia
portava emigranti e al ritorno portava ricchi americani, alla fine la
crociera sull’Andrea Doria diventò un piacere anche per i divi
del cinema.
L’Andrea
Doria partì per il suo 101° viaggio, mentre era in navigazione il
25 luglio 1956, avvicinandosi a New York si
trovò a navigare in un canale molto trafficato, alle 23:10 la nave
entrò in collisione con la navel mercantile Stockholm
.
Con la prua la Stockholm entrò, squarciò il fianco e causò l‘inclinazione. Le vittime del
naufragio furono 40 persone che erano andate a letto e 6 membri
dell’equipaggio. Le operazioni di salvataggio furono complicate
perché la nave era inclinata; le scialuppe erano difficili da far
scendere in mare, così non furono messe in acqua tutte. La nave
inviò un messaggio di soccorso e le navi che erano vicino
risposero, anche la Stockholm mandò
delle lance salvataggio e raccolse dei sopravvissuti, ma la nave
che ne raccolse di più fu la Il de France che arrivò anche se era
lontana. Il salvataggio fu una delle più grandi operazione di
soccorso dell’epoca, anche se un’altra bambina morì proprio
durante il salvataggio. All’alba del 26 luglio la nave fu isolata,
il comandante rimase fu l’ultimo ad abbandonarla e alle 10:09 la
nave affondò, l’ultima parte che si vide fu l’elica.
Francesco Lenzi
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