13 mar 2017

Il Fiume Nilo


Il Nilo è un fiume dell’ Africa nordorientale tributario del Mediterraneo, considerando come suo tratto iniziale il Kagera, emissario del lago Vittoria, è il fiume più lungo del mondo. Ultimamente alcuni ricercatori hanno sostenuto che il Rio delle Amazzoni abbia una lunghezza maggiore, con i suoi 6937 km, avendo individuato le sorgenti in un luogo di verso da quello considerato tradizionalmente.

Il Nilo uscito dal lago con il nome di Nilo Vittoria scorre in direzione nord ovest fino alle cascate di Ripon, devia poi verso nord immettendosi nel lago Kioga e superate le cascate di Karuma e Murchisio si immette nel lago Alberto. Da qui percorre una zona montuosa assumendo il nome di Bahr el –Jebel ( fiume delle montagne), entra nel Sudan e prosegue verso nord-nordovest attraversando steppe e paludi; piega quindi a nord e giunge presso Khartum alla confluenza con il Nilo Azzurro, suo maggiore tributario. Attraversando poi il deserto nubico incontra il suo ultimo affluente, l’Atbara, ed entra in Egitto. Nel tratto da Khartun ad Assuan forma, superando un dislivello di 280m, 6 cateratte, tra la seconda e la prima si allarga nel grande bacino artificiale del lago Nasser (5900km2) formatosi con la costruzione della diga Assuan. Alla fine del lago ha inizio il tratto inferiore: dopo una zona di altipiani si apre, 10 km oltre il Cairo, la vasta pianura alluvionale del delta , limitata da due rami principali: Rosetta a ovest e Damietta a est. Caratteristiche del Nilo sono le piene stagionali causate dall’ enorme quantità d’acqua ricca di limo fertilizzante che il Nilo Azzurro e l’Atbara riversano da Giugno a Settembre nel letto del fiume.
La realizzazione della diga di Assuan, terminata nel 1970, ha avuto gravi conseguenze sul fragile ecosistema che durava ormai da migliaia di anni, soprattutto perché in fase di progettazione non si è tenuto conto dell’ impatto ecologico che l’opera avrebbe avuto sulla fauna , sulla flora e anche sull’ economia delle popolazioni che abitavano la zona. Le conseguenze ambientali sono state numerose: sedimentazione eccessiva a monte della diga ed erosione a valle, scomparsa di specie che migravano lungo il corso del Nilo, aumento della salinità con migrazione di animali marini e diminuzione della pesca lungo il fiume, diminuzione della fertilità dei terreni a valle della diga. Lo storico greco Erodoto (5 sec a.C.) scriveva che l’Egitto è un dono del Nilo: senza le sua acque in quelle terre non si sarebbe sviluppata l’antica civiltà egizia e le popolazioni che si sono poi succedute fino ad oggi (Macedoni, Persiani, Romani, Arabi, Turchi) non avrebbero trovato le condizioni favorevoli per abitarvi.
Francesco Malaspina

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