Le
gravine pugliesi sono piccoli canyon modellati dall’acqua dei fiumi
che danno origine a spettacoli naturali tra i più affascinanti al
mondo, si trovano nelle Murge, nella zona centrale della Puglia. Di
solito la roccia è calcarea, le pareti sono molto inclinate, alcune
volte anche verticali, e possono distare tra di loro da poche decine
di metri a più di 200 metri. All’interno delle Gravine scorrono
dei ruscelli, che però in caso di pioggia possono diventare dei veri
e propri torrenti con acque agitate che continuano l’azione
erosiva. Però esistono anche gravine con pareti meno ripide chiamate
“lame”, si possono formare nel tratto iniziale o finale di una
gravina.
Per
conservare le Gravine è stato creato nel 2005 il Parco Nazionale
delle Gravine che si estende nella provincia di Brindisi e Taranto,
nella zona delle Murge.Per
le condizioni climatiche favorevoli e perché c’è molta acqua,
l’uomo nel passato si è stabilito nelle grotte scavate sulle
pareti delle gravine lasciando delle testimonianze a volte con
pitture rupestri. Sono stati trovati anche resti di abitazioni
risalenti al periodo Neolitico, alcune volte si tratta di veri e
propri villaggi rupestri.
Le
gravine interessano vari paesi, fra cui c’è Laterza dove si trova
il più vasto canyon europeo dichiarato oasi naturale protetta della
LIPU. A Grottaglie si trovano delle gravine profonde 40 metri, mentre
a Ginosa si trova una gravina molto particolare che circonda il
centro storico con due diversi insediamenti rupestri in uno dei quali
ci sono 66 grotte divise in 5 piani comunicanti tra di loro con scale
e sentieri.
Elia Bernardini
bellissimo il paesaggio bravi
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