27 mar 2017

Il Fiume Giallo

Il Fiume Giallo è il fiume principale della Cina settentrionale, è chiamato anche la culla della civiltà cinese, è lungo 5464 km ed è uno dei fiumi più lunghi del mondo. E' chiamato Fiume Giallo perché il colore della sua acqua è color fango giallastro perché attraversa un altopiano fatto da un materiale finissimo, chiamato loss, che trasporta in quantità enormi facendo diventare gialla l’acqua.
Nel suo corso inferiore è un
fiume turbolento che spesso provoca inondazioni, per questo viene chiamato anche "l'ingovernabile". In questi ultimi 4 millenni il fiume ha cambiato più volte il suo corso ed ha raggiunto il Mar Giallo in punti che distano tra loro anche 800 km. Le acque del bacino del Fiume Giallo sono state gestite attraverso opere di irrigazione e di controllo delle piene di una certa importanza già a partire dal III secolo a.C. Nel 1194 una diga di protezione si ruppe e un nuovo ramo del fiume iniziò a scorrere verso sud. Con i miglioramenti nelle tecniche agricole nella pianura, i Cinesi divennero più abili nel costruire argini per stabilizzare il corso principale e quindi proteggere gli abitanti dalle inondazioni provocate dai mutamenti di percorso. Decine di migliaia di chilometri di argini sono state costruite nel corso dei secoli. L'effetto complessivo della loro costruzione è stato ritardare le inondazioni, ma, dal momento che il letto del fiume veniva sollevato e confinato artificialmente, gli straripamenti e i mutamenti di percorso si fecero più drammatici e distruttivi di quelli che sarebbero stati. Le prime opere moderne di ingegneria idraulica risalgono agli anni '20, mentre i progetti che prevedono la creazione di bacini artificiali sono della metà degli anni '50. I più importanti traguardi di questo programma sono stati la costruzione di gigantesche dighe idroelettriche presso la gola di Liujia e altri grandi progetti di irrigazione in alcune località più a valle.
 Sharon Torre

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