6 giu 2017

che paura!!!


quand'era piccolo a mio nonno piaceva andare a pescare,ma lui non pescava come tutti gli altri,infatti gli altri pescavano con la canna da pesca.
ma beh...lui no.
un giorno andò a pescare sotto il ponte pallate (ai tempi di mio nonno il ponte era riconosciuto come ponte di ferro) a Piazzanello.
arrivo sotto,si rimbocco le maniche,ma mentre le rimboccava vide una pozzanghera si muoveva allora ci levo le erbacce intorno dopo aver finito inizio a farci un canale di scolo per mandare via il fango.
appena l'acqua inizio a schifarsi ci butto le mani dentro e appena afferrò qualcosa lo tiro fuori ma non era una trota...aveva tirato fuori un brutto serpone,mio nonno disse di ritenersi fortunato di averlo preso per la testa perché in questo modo gli avrebbe presso il morso impedendogli di morderlo.
comunque,appena lo tiro fuori dall'acqua presso dalla paura lo scaravento fuori dall'acqua congedatolo dall'altra parte del torrente morale della storia mio nonno non andò più a pescare a mani nude.


  • Susanna Tessandori.

29 mag 2017

Racconto Splash!

Il papà della mia nonna, cioè il mio bisnonno, ha sempre avuto molti poderi, uno di questi
è Piaggia che poi ha ereditato mio nonno.
Quando ero piccola mi ci portava sempre, ora che sono più grande non si fida più di me perché beh…lo capite anche dal titolo.
Nell'orto di mio nonno c'è un torrente, tutti lo chiamano solco anche se credo che sia un po’ volgare, quindi preferisco dire torrente.
Comunque la prima volta che ci cascai avevo 4 anni. Partii da casa con gli stivali perché mia nonna non voleva che mi sporcassi le scarpe, era Ottobre, mio nonno lavorava e io mi divertivo a tirare i sassi nell'acqua. Dopo un po’ mi annoiai e mi venne in mente di camminare sulle pietre, visto che avevo gli stivali e l'acqua era presente solo in alcuni punti. Arrivai in un punto dove le pietre erano a gradini, mi divertii molto anche se mio nonno mi diceva "Torna su che cadi, ma soprattutto non andare su quella roccia che c’è il muschio".
E proprio la frase “torna su che cadi” mi fece sentire dentro un senso di impotenza, allora mi venne ancora più voglia di salire sul sasso col muschio. Infatti ci salii, mi divertito a guardare i girini sguazzare nell'acqua, ma mi avvicinai troppo e cascai nell'acqua.
Mentre ero nell'acqua mi sentivo come se fossi stata al calduccio sotto le coperte, era bellissimo finché non aprii gli occhi, mi accorsi di essere nell'acqua e pensai a tutti i luridi      girini che mi giravano intorno. Ma il peggio arrivò quando pensai “E se di notte vengono a nuotare qui con me anche i topi?” Allora sì che mi tirai su dall'acqua.
Iniziai a chiamare mio nonno perché mi aiutasse ad uscire dall'acqua.
Appena uscita mio nonno mi accese un falò dove io asciugai me e soprattutto i vestiti. Appena tornai a casa la mia nonna si arrabbiò e mi fece fare la doccia. Da quel giorno mio nonno non mi portò in Piaggia per un bel po’.
Ci ritornai a sei anni quando caddi di nuovo. Ero lì che guardavo microscopici insetti che nuotavano nell'acqua, ero accovacciata ma mi sporsi troppo, sempre più sempre più fino a quando cascai facendo una capriola e rischiando di farmi male alla testa perché c'era un sasso abbastanza sporgente. Mio nonno mi rimandò a casa bagnata fradicia.
Da quel giorno non si fidava più molto di e, ma lo convinsi, ci ritornai e fu l'ennesimo tuffo. Mio nonno mi chiese se gli riempivo l'annaffiatoio con l'acqua del torrente; mentre scendevo i gradini che aveva fatto mio nonno per prendere l'acqua scivolai e finii nel torrente con gli annaffiatoi in testa. Tornai a casa e ormai mia nonna non si arrabbiava più perché se lo aspettava.
A otto anni il nonno mi ci riportò con mio cugino più piccolo  Federico.M io nonno lavorava e io e mio cugino tiravamo i sassi nell'acqua. Dopo un po’ i sassi iniziavano a scarseggiare, allora mio cugino rimase su ed io andai a prendere alcuni sassi nel torrente, ma appena mi sporsi caddi nell'acqua, così io e mio cugino tornammo a casa.
Mio nonno dopo tutte queste mie disavventure decise di metterci la rete che c'è ancora oggi, sempre per il motivo degli annaffiatoi .
                                                                                                                  Susanna Tessandori

Ringraziamenti da Giacomo Biagini

Vi ringraziamo per aver seguito il blog e per aver comprato il giornale cartaceo, ormai arriva l'estate, speriamo piena di emozioni, sia per noi che per voi. Passate buone vacanze, io vi ringrazio e purtroppo il prossimo anno non ci sarò perché il mio percorso alle medie è finito.
  Ciao da Giacomo Biagini                                                                                                            

rigraziamenti da Susanna tessandori

Ciao, io sono Susanna e non ho mai scritto sul blog, ma sul giornale cartaceo. Sto scrivendo questa dedica di saluti perché per quest'anno anche Acquetta felice finisce come finisce la scuola.
Le uniche cose che posso dire su Acquetta felice sono che partecipare è stata una bellissima esperienza e spero che la ripropongano anche il prossimo anno perché è un laboratorio molto bello per chi ha voglia di scrivere.
Ciao di nuovo vi auguro buone vacanze .
Susanna Tessandori

                                                                                  






ringraziamenti da Lenzi Francesco

Cari lettori oggi stiamo preparando l'ultimo numero di Acquetta felice il giornale cartaceo, ben presto ci sono le vacanze d'estate e andremo in vacanza  per tanto tempo, mi dispiace dirlo ma il blog tornerà  il prossimo anno con il giornale di carta.
Quest'anno  ci sono state tante novità  per esempio  il blog, poi il nuovo giornale che non esce più due volte al mese.
Vi ringraziò e spero che il prossimo anno  Acquetta felice continui il suo percorso, spero che voi siete stati contenti delle novità, allora io vi saluto al prossimo anno. 

Francesco Lenzi

Ringraziamenti da Emanuele Frugoli


Come ben sapete, cari lettori, si sospenderà l'attività di Acquetta felice per le vacanze estive.
Forse si riprenderà a Ottobre, ma niente è sicuro. Io sinceramente spero di sì perché far parte di questo laboratorio mi ha aiutato a scrivere e a comunicare tramite un computer ed inoltre ho imparato tante nuove cose, anche sul blog. Io vi saluto e spero di poter riscrivere per voi, cari lettori Cordiali saluti.

                                                                                                                     Emanuele Frugoli

22 mag 2017

Grazie a tutti!

Finalmente dopo tanto tempo ci avete commentato su un nostro post,  ci ha reso felici  sapere che qualcuno legge i nostri post; ma non è la prima volta che questa persona  ci ha scritto, ma questa volta ci ha reso veramente felici. Allora, l'artico di Ligonchio l'ha scritto   Yasmine Nasri e l'ha pubblicato Lorenzo Simi.

scritto da : Giacomo  Biagini
                  Francesco Lenzi